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Roma: il Sindacato USB esprime piena solidarietà e sostegno al popolo palestinese

21 marzo 2024

Roma- Il Sindacato USB esprime piena solidarietà e sostegno al popolo palestinese in lotta, vittima di una brutalità senza precedenti da parte dello Stato assassino di Israele, che infierisce quotidianamente contro civili inermi di Gaza e Cisgiordania, al fine di sradicare i palestinesi dalla propria terra attraverso genocidio e pulizia etnica.

Lo spargimento di sangue in corso e in escalation dal 7 ottobre, che ha già causato la morte di decine di migliaia di persone e molti altri feriti, rende più urgente che mai la necessità di intensificare le nostre azioni di solidarietà con il popolo palestinese in lotta.

Il brutale e inaccettabile bombardamento di ogni struttura sociale ed istituzionale (ospedali, ambulanze, scuole, Parlamento, servizi sociali, case, istituti laici e religiosi), l’uccisione cercata di civili, si configurano come crimini contro l’umanità, commessi grazie al sostegno che Israele riceve dagli Stati Uniti, dall’Unione Europea e dal resto dei loro alleati. Una nuova Nakba e’ in atto, contro la quale chiediamo con forza si prendano provvedimenti urgenti e concreti, al fine di bloccare immediatamente il genocidio del popolo palestinese.

La causa di questa situazione di persecuzione e guerra permanente e’ ben nota ed ha un nome: sionismo, ideologia suprematista che tenta di imporre un colonialismo di insediamento funzionale al controllo imperialista occidentale sul Medio Oriente, attraverso inenarrabili crimini e ingiustizie, contro le quali si e’ alzata finalmente la voce del Sudafrica, con la richiesta di incriminazione di Israele da parte della Corte internazionale dell’Aia e di stop immediato dell’aggressione contro Gaza. Molti altri paesi si sono aggiunti alla richiesta sudafricana.

L’unico modo per garantire e consolidare la pace e la sicurezza nella Regione è porre immediatamente fine all’occupazione e all’insediamento israeliano in terra di Palestina e in altri paesi arabi come Libano e Siria, come previsto da decine di risoluzioni ONU mai rispettate da Israele. Occorre istituire uno Stato palestinese indipendente sui confini del 1967 con Gerusalemme Est come capitale, garantendo il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi.

Vogliamo qui evidenziare un elemento particolarmente raccapricciante del genocidio in atto, determinato dalla volontà sionista di sradicamento del popolo palestinese dalla propria terra: l’eliminazione sistematica dei bambini.

Un recente grafico dell’Unrwa evidenzia come il numero di bambini uccisi in poco più di quattro mesi a Gaza è superiore al numero di quelli uccisi in quattro anni di guerre in tutto il mondo: oltre 13.000 minori uccisi, altre migliaia feriti, amputati senza anestesia, oltre 17.000 rimasti orfani.

Nella striscia di Gaza non si muore solo sotto le bombe. Le condizioni dei civili, ma soprattutto dei bambini ancora in vita si deteriorano sempre più, con decine di essi che stanno morendo di fame. “..Non dimentichiamo – si legge ancora nella nota dell’Unrwa – che i bambini che sopravvivranno alla fame avranno una vita segnata da problemi sanitari come deficit cognitivi e ritardi nella crescita”.

Tutto questo avviene nel contesto di una catastrofe umanitaria che ha visto ad oggi oltre 340 operatori sanitari uccisi nell’esercizio delle loro funzioni. Nonostante la tragica situazione, le pressioni sioniste hanno determinato le condizioni per il taglio dei fondi all’Urnwa da parte di 16 paesi, che implica un enorme impatto negativo sull’assistenza salvavita per oltre due milioni di civili, oltre la metà dei quali bambini.

L’intensificarsi dell’aggressione sionista e imperialista contro i palestinesi ed i popoli che sostengono la loro Resistenza, ci impongono di intensificare la nostra solidarietà militante.

Mentre i palestinesi di Gaza vivono da mesi senza cibo, acqua ed elettricità, mentre viene sferrato un attacco militare senza precedenti al fine di rendere invivibile il territorio di Gaza, i lavoratori ed i popoli del mondo continuano a lottare per sostenere il popolo palestinese!

I sindacati di classe si uniscono al popolo palestinese ed alla sua resistenza, condannano l’ipocrisia imperialista, chiedono un immediato cessate il fuoco, la fine dell’occupazione sionista della Palestina storica, la nascita di uno Stato per tutti i palestinesi e per chi vive in quella terra.

In questa lotta per il sostegno delle legittime rivendicazioni palestinesi, lo strumento del boicottaggio, che ha avuto tanta importanza per sconfiggere l’Apartheid in Sudafrica, è un mezzo di lotta molto importante da usare. Per questo sollecitiamo tutta USB a costruire momenti di mobilitazione e di lotta, attraverso scioperi ed iniziative di boicottaggio commerciale, accademico, istituzionale e militare contro Israele. Occorre rompere ogni legame con quello stato genocida e colonialista, mobilitandoci di fronte alle grandi catene multinazionali che commercializzano prodotti israeliani, nelle Università per bloccare ogni rapporto scientifico, nei centri di ricerca, di fronte alle fabbriche di armi, ai governi ed alle istituzioni nazionali ed internazionali che continuano a mantenere rapporti privilegiati con questo stato criminale.

Fermiamo il genocidio a Gaza!

Vita, Terra, Stato indipendente e libertà per il popolo palestinese!

Comunicato Stampa Unione Sindacale di Base

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