Rigenerare corpo e mente: le acque termali
Salute, benessere, bellezza: oggi che le acque termali sono vissute non solo come un metodo di cura ma vengono associate all’idea della rémise en forme, la Campania ha ancora più carte da giocare che in passato. Per la qualità delle sue acque, per la mitezza del clima, ma soprattutto per gli ambienti naturali che fanno da sfondo a molti stabilimenti termali. In quale altro luogo è possibile immergersi in acque calde, avere cura della propria salute, rilassarsi, stando a due passi da un tempio greco o da un anfiteatro romano? Non è un caso che i primi ‘turisti termali’ siano stati proprio i greci e i romani, incantati dalle virtù terapeutiche delle acque minerali e delle sorgenti calde disseminate lungo la fascia costiera.
Dal Sele al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano
In Campania vi sono molte località termali. Partiamo da Contursi Terme e Montesano sulla Marcellana, che offrono soggiorni termali tra le colline della valle del Sele e la natura rigogliosa del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Una cornice che permette di godere dei benefici delle acque termali in uno scenario che intreccia verde, sapori antichi e sapienze artigiane. Ma anche arte, archeologia e un mare cristallino. Tra le tante escursioni possibili, due siti straordinari: Paestum, con i suoi maestosi templi dorici, e Padula, con la certosa più grande d’Italia. Spostandosi sulla costa, c’è solo l’imbarazzo della scelta: da Santa Maria di Castellabate ad Acciaroli, da Palinuro a Marina di Camerota, sono tanti i borghi marinari incastonati tra rocce, lingue di sabbia e mare blu, dove ci si può concedere qualche giorno di completo relax.
Situata fra le dolci colline che si snodano ai piedi dei monti Picentini (un’area protetta dal Parco Regionale omonimo), Contursi Terme è nota per le sue acque ma soprattutto per i suoi fanghi bianchi come neve che vengono utilizzati in cure estetiche e dermatologiche. Le acque di Contursi, in tutto una quindicina, sgorgano nella valle del Sele. Conosciute e apprezzate fin dai tempi dei romani (Strabone e Plinio ne hanno decantato le proprietà terapeutiche), si distinguono in termali (salso-bromo-iodiche solfuree) e fredde (solfuree oligominerali). La maggior parte di esse alimenta moderni complessi situati nella località Bagni Contursi dove è possibile effettuare cicli completi di terapie: bagni, fanghi, inalazioni, irrigazioni, aerosol e cure idropiniche per le malattie reumatiche, ginecologiche, della pelle, dell’apparato digerente e dell’apparato respiratorio.
I fanghi bianchi di Contursi Terme
Un bagno termale in queste acque riattiva immediatamente tutte le funzioni vitali del corpo: il respiro si fa più ampio, la pelle diventa liscia e vellutata. Uno spazio significativo è riservato alle cure estetiche (da provare la maschera al fango) e al fitness, sulla scia della moderne ‘esigenze’ del turismo termale che vede, nelle proprietà terapeutiche di acque e fanghi, il modo più ‘naturale’ per rispondere alla domanda di salute e di benessere fisico e psichico. Per una full immersion nella natura, due le escursioni consigliate nel tempo libero: i monti Alburni e le spettacolari grotte dell’Angelo di Pertosa/Auletta, con enormi stalattiti e stalagmiti che si stagliano in una lunga cavità percorsa da un fiume sotterraneo e abitata già nel neolitico.
Montesano sulla Marcellana, il benessere ad alta quota
Questa splendida località del pre-appennino campano sorge a 850 metri di altezza, tra boschi di alberi secolari. La parte più alta del paese, tra via Santa Barbara e piazza Castello, offre in un colpo d’occhio una vista straordinaria sull’intero Vallo di Diano. Le Terme di Montesano sulla Marcellana sono alimentate dalla sorgente oligominerale fredda di Santo Stefano, un’acqua particolarmente indicata nella cura delle patologie dermatologiche e urinarie. Nello stabilimento termale, situato all’interno di un grande parco, ci si può sottoporre a terapie a base di fanghi, bagni e inalazioni, ma anche a programmi benessere. Annessi alle terme, un centro congressi molto attrezzato e un moderno albergo con piscina. Molte le cose da vedere nei dintorni. A cominciare dalla monumentale Certosa di San Lorenzo a Padula, la cui costruzione, sviluppata nell’arco di quattro secoli, fu iniziata nel 1306 da Tommaso II Sanseverino, signore del Vallo di Diano, che subito la destinò all’ordine dei certosini. Poco lontano, Teggiano, uno dei borghi più intatti del Cilento: arroccato sopra un colle, cinto da mura, ricco di chiese e di palazzi nobiliari, conserva l’impianto medievale con stradine che si dipanano intorno al castello di origine duecentesca. Ma tutto il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano merita una visita, e non certo frettolosa: in un paesaggio di grande suggestione e bellezza, la natura dà spettacolo con più di 1800 specie floreali diverse.