Arriva il vaccino per il vaiolo della scimmia, la UE a febbraio autorizza il Tecovirimat
Il Ministero della Salute comunica le modalità di utenza e distribuzione
8 agosto 2022
Roma – In data 28.2.2022 l’Unione Europea, con due mesi di anticipo rispetto ai casi di Monkeypox che si sono verificati in Europa e negli Usa da inizio maggio, aveva rilasciato l’autorizzazione all’immissione in commercio di un farmaco denominato Tecovirimat SIGA per il trattamento del vaiolo, vaiolo della scimmia e vaiolo bovino. Autorizzazione recepita in marzo da AIFA con Determina AIFA n. 43_2022 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 Anno 163 del aprile 2022 (pdf)
DETERMINA 25 marzo 2022. Classificazione, ai sensi dell’articolo 12, comma 5, della legge 8 novembre 2012, n. 189, del medicinale per uso umano «Tecovirimat Siga», approvato con procedura centralizzata.
L’autorizzazione all’immissione in commercio è rilasciata in circostanze eccezionali specifica AIFA
Tecovirimat Siga è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni virali negli adulti e nei bambini con peso corporeo di almeno 13 kg:
– vaiolo;
– vaiolo della scimmia;
– vaiolo bovino
In data 8 agosto 2022 , il Ministero della Salute fa sapere : “Al momento, la modalità di contagio e la velocità di diffusione, così come l’efficacia delle misure non farmacologiche fanno escludere la necessità di una campagna vaccinale di massa.
Tenuto conto dell’attuale scenario epidemico e della limitata disponibilità di dosi, le prime categorie alto rischio a cui verrà offerta inizialmente la vaccinazione, come profilassi pre-esposizione, sono individuate tra:
– personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus.
– persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM), che rientrano nei seguenti criteri di rischio:
storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; e/o partecipazione a eventi di sesso di gruppo;
e/o partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune;
e/o recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno);
e/o abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)”.
È quanto si legge nella circolare del Ministero della Salute che fornisce le prime indicazioni sulle persone da vaccinare contro il vaiolo delle scimmie.
“Tali soggetti – spiega la circolare del Ministero Salute– a più alto rischio potrebbero essere identificati tra coloro che afferiscono agli ambulatori PrEP-HIV dei centri di malattie infettive e dei Check Point, ai centri HIV e ai centri per il trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili, utilizzando anche indicatori di comportamento ad alto rischio simili a quelli utilizzati per valutare l’idoneità alla profilassi pre-esposizione all’HIV, ma applicati indipendentemente dalla presenza o meno di infezione da HIV.
Si ritiene importante il coinvolgimento delle associazioni LGBTQIA+ e quelle per la lotta all’HIV, in particolare per favorire una corretta informazione sulla campagna vaccinale. La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target potrà essere aggiornata sulla base dell’andamento epidemiologico e della disponibilità di dosi”.
Dal Ministero della Salute arriva poi un’altra circolare con il piano di distribuzione prima tranche (4.200 dosi) del vaccino antivaiolo Jynneos.
In questa prima fase, sentite le Regioni si è stabilito di suddividere le dosi di vaccino attualmente disponibili tra le Regioni con il più altro numero di casi segnalati ad oggi: Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Veneto.
Redazione