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Governo: ritorna il braccio di ferro con le Regioni, stavolta per i Medici non vaccinati

Su 4 mila medici sospesi, più di 400 sono odontoiatri e il 47% del totale ha più di 68 anni ed è fuori dal Servizio Sanitario Nazionale. L’Ordine dei Medici: “Nessun rischio”. Dalle Regioni: “Da noi resta in vigore l’obbligo vaccinale”

3 novembre 2022

Roma – Su 4 mila medici sospesi, più di 400 sono odontoiatri e il 47% del totale ha più di 68 anni ed è fuori dal Servizio Sanitario Nazionale. L’Ordine dei Medici: “Nessun rischio”. Dalle Regioni: “Da noi resta in vigore l’obbligo vaccinale”.

Reintegrati anche 2600 infermieri e 1194 farmacisti.

Il ministro della Salute Orazio Schillaci: “La scelta di reintegrare i medici no vax in segno di riappacificazione.

Mi sono basato sul fatto che oggi lo scenario è completamento diverso e c’è una grave carenza di organico: è vero che i medici reintegrati saranno circa 4mila, ma intanto cominciamo a metterli a disposizione delle direzioni sanitarie. Quello che andranno a fare saranno le singole direzioni sanitarie a deciderlo, valutando il posto migliore dove i medici reintegrati potranno andare a lavorare”. Il reintegro dovrebbe avvenire entro la settimana. Ma, come precisa Giovanni Migliore, presidente della Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere “parliamo di piccole cifre: si tratta di poche unità per ogni ospedale perché la maggior parte dei medici non vaccinati sono liberi professionisti”.

Il Presidente dell’OdM Anelli:: “Far tornare i medici non vaccinati al lavoro in questo momento non è rischioso. L’articolo 32 della Costituzione demanda al Parlamento la definizione del bilanciamento fra i diritti del singoli e quelli della comunità in materia di salute. Durante l’emergenza Covid tutti i partiti, con l’esclusione di Fratelli d’Italia, avevano ragionato sulla prevalenza del diritto della comunità. Adesso l’andamento della patologia è cambiato, per questo il governo propone al Parlamento l’adozione di un atto che ripristini il corretto funzionamento dell’articolo 32 della Costituzione”.

 

Redazione

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