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Roma: I Sionisti all'attacco di Presa Diretta per la trasmissione su Gaza e l'intervista a Francesca Albanese

Il Comunicato Stampa di Forum Palestina

1°maggio 2025

Roma- I sionisti all’attacco di Presa Diretta per la trasmissione su Gaza e l’intervista a Francesca Albanese

Un esposto sottoscritto e indirizzato al coordinatore nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio chiede di verificare se l’ultima trasmissione di Presa Diretta sia stata parziale e antisemita.
A presentarlo sono stati l’onorevole Carlo Giovanardi, l’avvocato Iuri Maria Prado e il semiologo Ugo Volli, puntando il dito contro la puntata andata in onda domenica su Rai 3 e accusando Riccardo Iacona di parzialità, per aver documentato le vittime palestinesi e dato voce a posizioni critiche verso Israele, come quella della relatrice ONU Francesca Albanese.
Molte le reazioni a questa iniziativa definita subito un modo per contare la libertà di espressione e la cronaca a tutto tondo dei fatti. Per l’UsigRai “l’esposto contro Presa Diretta è un atto intimidatorio”.
“Un reportage e un approfondimento necessari quelli di Presa Diretta su Gaza andati in onda lunedì scorso. – si legge nella nota dell’esecutivo UsigRai – Un lavoro giornalistico che per contenuti rappresenta in pieno il ruolo informativo del servizio pubblico della Rai.
Vedere e ascoltare cosa sta succedendo a Gaza, dove ancora oggi i reporter stranieri non possono entrare e i giornalisti locali vengono uccisi a centinaia, è l’unico modo per capire cosa sta subendo ancora, dopo un anno e mezzo da quel tragico 7 ottobre, la popolazione della Striscia.
Le questioni aperte sono molte, a partire dalla sorte degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas. Ma il tentativo di fermare con con un esposto il lavoro della redazione di Presa Diretta, è un atto intimidatorio nei confronti di chi lavora esclusivamente al servizio dei cittadini e del loro diritto ad essere informati. L’Usigrai è al fianco delle colleghe e dei colleghi di Presa Diretta”.
Anche per la Rete #NOBAVAGLIO “l’esposto è un atto di vera e propria intimidazione contro Riccardo Iacona, la sua redazione e il servizio pubblico”.
“Omettere e non documentare gli orrori che si stanno verificando a Gaza e in Cisgiordania – dove si sta modificando la geografia e la demografia con vere e proprie azioni di guerra, bombardamenti che hanno raso al suolo abitazioni, scuole, strutture sanitarie e reti idriche – è qualcosa di inaccettabile. Per questo motivo chiediamo in un’interrogazione ai vertici della Rai di difendere il prezioso lavoro di inchiesta di Presa Diretta e che siano respinti atti di intimidazione nei confronti di un giornalismo che svolge la sua funzione di servizio pubblico”, dicono in una nota Angelo Bonelli e Peppe De Cristofaro, membri della Commissione bicamerale di Vigilanza Rai.
“È semplicemente incredibile: per una volta che il servizio pubblico, con Presa Diretta, ha avuto il coraggio di raccontare l’orrore che sta vivendo la popolazione civile di Gaza, si scatena l’attacco. – scrive Sandro Ruotolo, responsabile Informazione della segreteria del Pd ed europarlamentare – . La Rai, invece di essere difesa per aver dato voce a chi spesso non ne ha, viene trascinata nel mirino di chi vuole un’informazione addomesticata, unilaterale, sottomessa. Ma davvero vogliamo decidere, a posteriori, quali morti si possono raccontare? Davvero chi mostra i civili sotto le bombe deve difendersi dall’accusa di antisemitismo? Il vero tema, come ci ricorda oggi anche il Liberties Media Freedom Report 2025, è che la libertà d’informazione è sotto attacco. In Italia i giornalisti RAI sono sotto pressione e la censura politica è ormai all’ordine del giorno. Presa Diretta ha fatto il suo dovere: informare. Difendere Riccardo Iacona e la sua redazione significa difendere il diritto dei cittadini a conoscere la verità. Non c’è libertà senza verità. Non c’è verità senza libertà di stampa. Noi saremo sempre dalla parte del giornalismo libero”.
Articolo 21 è vicina ai colleghi di Presa Diretta e ribadisce che siamo davanti all’ennesimo attacco alla libertà di stampa. I giornalisti debbono essere liberi di decidere cosa raccontare.
Il Forum Palestina esprime la propria e piena solidarietà a Riccardo Iacona e alla sua trasmissione. Le intimidazioni sioniste contro la libertà di informazione non devono passare.
Comunicato Stampa
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