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Napoli riconosce lo Stato della Palestina

Seduta Consiliare del 23 maggio 2025

23 maggio 2025

Napoli-  Alla presenza di una rappresentanza della comunità palestinese, il consigliere Gennaro Acampora (Partito Democratico) ha illustrato la mozione, sottoscritta dal proprio gruppo, dal Movimento 5 Stelle e dai consiglieri Gennaro Andreozzi e Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città), sul riconoscimento della Palestina quale Stato democratico e sovrano. Gaza è un inferno in terra, dove mancano cibo e medicine, ha ricordato Acampora, riprendendo le parole pronunciate alla Camera dalla segretaria nazionale del Pd. Va immediatamente cessato il fuoco e dato soccorso alla popolazione civile. Al Governo italiano l’appello a sottrarre al controllo dell’esercito israeliano la gestione della distribuzione dei viveri alla popolazione civile, l’invito a condannare chiaramente le azioni militari e a prendere una posizione ferma nei confronti del governo di Israele per la fine della guerra. Dopo aver accolto le integrazioni proposte nel dibattito dai consiglieri D’Angelo e Cecere, la mozione è stata emendata e approvata a maggioranza. Il gruppo Forza Italia si è astenuto. Il testo impegna il Comune di Napoli a sostenere il cessate il fuoco e il riconoscimento dello Stato di Palestina. Prevede anche la sospensione delle relazioni militari e commerciali con Israele, nel rispetto del diritto internazionale. Il documento approvato esprime, inoltre, il sostegno alle sanzioni e ai mandati di arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale. Si chiede, infine, di convocare una seduta monotematica sul tema e di promuovere ogni azione possibile per la tutela dei bambini colpiti dal conflitto. Il voto è stato seguito da un minuto di applausi. Nel suo intervento, il consigliere Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha criticato l’assenza del Sindaco e la presenza in Aula di soli due assessori, definendola una scelta politica e un segnale umiliante. Ha poi invitato il Consiglio a prendere una posizione chiara sulla crisi in Medio Oriente, denunciando il genocidio in corso a Gaza e proponendo di esporre la bandiera palestinese sui balconi della città come segno di solidarietà. Pur non avendo firmato la mozione, il consigliere Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) ha espresso una ferma condanna per quanto sta accadendo a Gaza, denunciando i crimini del governo Netanyahu ai danni di un popolo privato di terra e dignità. Ha invocato responsabilità internazionali, un intervento del Governo italiano e la mobilitazione delle istituzioni. Ha infine chiesto all’Aula un minuto di silenzio in segno di rispetto e condanna del genocidio in corso. Il consigliere Ciro Borriello (Movimento 5 Stelle) ha criticato il silenzio del Parlamento e del Governo italiani di fronte alla tragedia in Palestina, invitando il Consiglio comunale a prendere una posizione chiara riconoscendo lo Stato sovrano della Palestina. Ha sottolineato l’urgenza di denunciare con fermezza l’orrore in corso, chiedendo coerenza nel condannare tutte le violenze, sia in Ucraina che in Medio Oriente. Per Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città), è passato troppo tempo senza che si dicesse chiaramente come stanno le cose: a Gaza è in atto un genocidio. La città di Napoli, ha proposto, deve discutere in una seduta monotematica su ciò che è possibile fare per contribuire alla fine della guerra e del massacro in corso. Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle) ha espresso indignazione per il silenzio sul massacro a Gaza e ha chiesto di integrare la mozione con un appello urgente a salvare i bambini. Ha inoltre sottolineato che le critiche al governo israeliano non devono essere interpretate come antisemitismo. Gennaro Esposito (Misto) ha definito la situazione una tragedia enorme che genera impotenza, ma ha invitato a opporsi alla politica di Netanyahu. Ha chiesto una netta condanna europea e ha denunciato l’Olocausto del popolo palestinese, sottolineando anche critiche interne in Israele. Ha proposto un embargo verso Israele come unica via per ottenere il cessate il fuoco e la libertà della Palestina. Pasquale Sannino (Insieme per Napoli Mediterranea) ha annunciato il sostegno alla mozione, sottolineando la necessità di condannare con fermezza ogni violenza, sia da parte del governo israeliano che di Hamas, e di opporsi al genocidio e all’indifferenza.

Flavia Sorrentino (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha espresso solidarietà alla delegazione palestinese in Aula e ha ribadito l’impegno storico di Napoli contro lo sterminio in corso. Ha proposto un nuovo Consiglio monotematico per affermare principi chiave, come il rifiuto di fare affari con paesi coinvolti in atti di sterminio, invitando la città a esprimere con forza la propria condanna e solidarietà all’umanità oppressa. Per Aniello Esposito (Partito Democratico) se la giustizia esiste allora Netanyhau va arrestato immediatamente, processato e condannato, e Israele deve bloccare la sua azione criminale. Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha sottolineato che la solidarietà espressa è anche un’azione politica. Ha definito il massacro attuale un genocidio compiuto da Israele, invitando a riconoscere lo Stato palestinese e a sostenere, dopo la fine della guerra, il piano arabo per la ricostruzione e la rinascita democratica dei territori. Alessandra Clemente (Misto) ha espresso soddisfazione per l’approvazione della mozione, che rappresenta l’identità di Napoli contro ipocrisie e silenzi nazionali ed europei. Ha chiesto al Sindaco di promuovere ogni iniziativa perché il documento abbia un reale impatto. Iris Savastano (Forza Italia) ha espresso rammarico per le assenze in maggioranza, sottolineando l’impegno del suo gruppo per una soluzione equa basata su due Stati e pace lontana dagli estremismi. Ha condannato il blocco degli aiuti umanitari e richiesto dal Consiglio la cessazione delle ostilità. Tuttavia, ha annunciato l’astensione al voto, lamentando la mancata apertura della mozione al contributo delle opposizioni. Toti Lange (Misto) ha ricordato che Napoli ha già espresso in passato il suo sostegno al popolo palestinese, ribadendo l’impegno per la pace e il dialogo tra i due popoli.

Sergio D’Angelo ha chiesto che non venga impedito l’accesso ai manifestanti pro Palestina, sottolineando che la seduta del Consiglio è pubblica e si svolge nella casa del popolo napoletano. Il consigliere aggiunto Savary Ravendra si è detto onorato di partecipare a questa seduta del Consiglio comunale di Napoli che è città di pace. Da cittadino di un Paese, lo Sri Lanka, che ha vissuto trent’anni di guerra, Ravendra ha sottolineato che la guerra è un inferno e va fermata, tutti insieme, con una posizione ferma a favore della pace.

In conclusione la presidente del Consiglio Enza Amato ha ribadito che “da quando ho l’onore di presiedere il Consiglio comunale di Napoli, le porte dell’aula consiliare sono sempre state aperte al confronto, all’ascolto e al rispetto delle diverse opinioni. Mai nessuno è stato respinto: ogni voce che ha chiesto di essere ascoltata ha trovato spazio. Le forze dell’ordine sono presenti per garantire la sicurezza di tutti, come accade in ogni contesto pubblico, e operano con professionalità per assicurare il regolare svolgimento della seduta e la tutela dei presenti”.

Comunicato Stampa

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