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Italiani all’estero: obbligatoria l’iscrizione all’AIRE

20 gennaio 2024

Roma- Il nuovo anno ha portato una novità per gli italiani residenti all’estero: controlli e multe salate per chi non si è iscritto all’AIRE, l’Anagrafe Italiani Residenti all’Estero.

Da anni, l’iscrizione all’AIRE è un obbligo di legge, ma l’assenza di controlli lo ha reso di fatto una scelta quasi discrezionale, ed in molti hanno evitato di registrarsi.

Qualcuno lo ha fatto in buona fede, magari perchè non era al corrente dell’obbligo o perchè spera di rientrare a breve nel Belpaese. Altri lo fanno per un calcolo utilitaristico: spostare la residenza all’estero comporta la perdita del medico curante in Italia e dell’accesso gratuito alle cure del Sistema Sanitario Nazionale, nonchè la perdita dell’esenzione per l’IMU sulla prima casa in Italia.

Ma non essere iscritti all’AIRE, oltre a violare la legge, comporta anche numerosi svantaggi, tra i quali l’impossibilità di usare molti dei servizi del Consolato e di dimostrare, anche a fini fiscali, la propria residenza all’estero.

La nuova legge appena approvata ha introdotto una sanzione fino a 1.000 euro a persona per ogni anno di mancata iscrizione all’AIRE, per un massimo di 5 anni. A svolgere i controlli saranno i Comuni italiani dell’ultima residenza, incentivati a farlo dal fatto che le somme riscosse finiranno nei loro bilanci.

L’iscrizione all’AIRE, gratuita, si effettua comodamente online presentando una evidenza della propria residenza all’estero, come ad esempio un utility bill o un estratto conto bancario.

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